Marzio Pecci, Lega, candidato a sindaco del Comune di Rimini alle ultime amministrative
La lettera
Marzio Pecci – Lega
Il Beat Village è scoppiato. La Rimini degli eventi comincia a scricchiolare.
Quest’anno il programma stagionale delle manifestazioni estive così pubblicizzava le attività del Beat Village:
“Concerti con grandi artisti, grandi orchestre, animazione, diretta con Radio Monte Carlo, per concludere la domenica con le atmosfere del Bandiera Gialla. Ogni giorno un evento, uno spettacolo, grandi concerti, intrattenimento nella piazza del Marina di Rimini che sovrasta e domina la Nuova Darsena. All’evento parteciperanno artisti internazionali che hanno caratterizzato gli anni 60 / 70 / 80 della musica italiana, facendo rivivere la storia delle notti nella riviera romagnola”.
E’ stato un buco nell’acqua e la città di Rimini, in termini di immagine, ne fa le spese perché i “truffati” sono tanti.
L’annullamento degli appuntamenti di diversi artisti, le recenti dimissioni del Direttore Artitstico e la cancellazione della serata di ieri di Romina e Al Bano nonché le dichiarazioni di questo ultimo che ha definito l’evento “una trappola” e che “In 53 anni di carriera non ci era mai successa una cosa del genere”, hanno messo in evidenza il dilettantismo degli amministratori locali.
Ciò che è successo ieri, però, non è frutto del caso.
Dopo i successi degli anni passati, si può dire che “munta la mucca” dagli imprenditori professionisti è arrivato, il turno dei “rabazzieri”. Per questo ritengo che continuare a “puntare” sul turismo degli eventi sia un errore perché è sotto gli occhi di tutti che cominciano a “fare acqua”.
Infatti non brinda più il Rose&Crown che ha soppresso il “Summer festival”, non brinda più la “Notte Rosa” che ha perso appeal, non brinda più la Molo Street severamente criticata dal consigliere Erbetta che, però, gli è costata l’uscita da Patto Civico … insomma la Rimini del divertimento sta diventando un disastro!
Le responsabilità dell’Amministrazione su questi progetti è altissima e, oggi, non basta dichiarare di ritirare il patrocinio per chiamarsi fuori occorre, invece, rivedere la politica turistica riminese.
La politica del divertimento va completamente ripensata e trattata con professionalità e per questo, al Sindaco, diciamo “basta dilettanti in Giunta ed in amministrazione”.