– Il commercio che va a picco. L’alberghiero che tiene, i bagnini che non si lamentano. Questa è la radiografia della stagione turistica 2007 che si sta archiviando, almeno per la zona Sud della provincia; in quella Nord si sta incominciando a giocare tutta la partita legata alla Fiera di Rimini, ed ai suoi appuntamenti.
In futuro, per reggere la concorrenza, sono tutti d’accordo: innovazione, più qualità a prezzi giusti, tentare nuovi mercati, l’Est dell’Europa, la Cina. Riconquistare la Germania, con i suoi 90 milioni.
Riccione
Il nostro viaggio parte da Riccione e da quello che in pochi anni ne è diventato un centro: il Marano. Non si diventa centro per caso, dietro ci sono idee, lavoro, investimenti. E contraddizioni e polemiche. La zona periferica di Riccione che non attira solo giovani e che quest’anno, grazie alla trovata della spiaggia rosa (riservata alle donne che vogliono stare lontano dagli uomini) è stata raccontata da una marea di testate: dalla Bbc, alla Rai, fino al Times, tre reti tedesche. Ne hanno parlato fino all’Australia e all’Argentina. Insomma, ottima trovata pubblicitaria (ma il gentil sesso preferisce la promiscuità).
Uno degli artefici, almeno di giorno, del rinascimento è Fausto Ravaglia. Cinquantatré anni, neanche un capello bianco, perito agrario, diploma Isef a pochi passi, spiaggia ereditata dal babbo, tre figli, è bagnino dal ’72. Gestisce 110 metri di spiaggia (tre zone) che offrono di tutto e di più: dai neonati fino agli anziani, senza dimenticare le donne che non vogliono essere importunate dagli uomini, almeno in alcuni momenti in cui prendono il sole.
A chi gli chiede come archiviare la stagione, risponde: “Soddisfatto, ma atipica. Grandi week-end e rilassamento in mezzo alla settimana. Grazie anche al bel tempo, non da buttare, non negativa. Bene gli italiani e in flessione gli stranieri”.
“Ci sono però – continua Fausto – problemi da affrontare: il nuovo modo di fare vacanza. Il cliente ha meno capacità di spesa, ma vuole servizi e innovazione. Per gli stranieri il sistema Italia non è competitivo; si ritrova un prodotto obsoleto, caro, con operatori non adeguatamente preparati. E su questo dobbiamo lavorare molto; non è più pensabile di curare il proprio orticello, ma insieme: con l’amministrazione comunale, le categorie e i singoli operatori. Chiediamo a chi deve decidere che a chi ha voglia di fare vengano aperte le porte. Quando qualcuno ha delle inefficienze, non vanno cercate nel lavoro degli altri”.
Commercio in crisi, che stenta. Manuela Ercoles, gelateria-piadineria Monterosa in viale Dante. Dice: “Una stagione non brillantissima, per noi. I turisti ci sono, ma non i soldi. Abbiamo sofferto soprattutto nei primi 15 giorni di agosto, abbiamo risentito della stagionalità dell’albergo. Credo che per sopperire al calo vadano scelte altre tariffe e non quelle da alta stagione”.
La signora gestisce la gelateria da 12 anni; dal 2000 accanto alla gelateria ha aperto una piadineria-creperia che dà buone soddisfazioni. Continua la signora Manuela: “Credo che negli ultimi 2 anni siano mancati i giovani, si è puntato sulla famiglia. Per la piadineria il giovane è un ottimo cliente; per la gelateria meglio la famiglia. Che cosa fare? Non è facile la risposta. Suggerirei di abbassare i prezzi degli alberghi; per la mia esperienza i problemi arrivano con l’aumento delle tariffe. Inoltre, abbiamo tutti la necessità di rinnovarci”.
Marzia Baschetti gestisce un negozio di oggettistica-articoli da regalo in viale Dante, di fronte al nuovo arredo con giardini. “Ho aperto quest’anno – racconta -. Prima avevo una libreria, chiusa con disperazione dopo 18 anni. A mio parere quest’anno c’è stato il calo delle presenze; la stessa sensazione ce l’hanno anche i miei colleghi vicini. Ho trovato difficoltà anche nel vendere la palettina da un euro; chiedevano sconti. Questo è il turista che abbiamo ridotto negli ultimi anni a Riccione”.
“Non voglio insegnare il mestiere a nessuno – continua la commerciante – ma giochiamo al ribasso. Oramai si fanno le offerte per tutta la stagione. Ci sono sempre più alberghi a tutto compreso a cifre ridicole. A Ferragosto, a Riccione, si trovava il parcheggio anche sottocasa. Grazie ai prezzi più bassi, dopo il 20 agosto, abbiamo avuto molta gente. Per questi ragioni, quest’anno negozi, bar, gelaterie, parchi acquatici sono in crisi. Di sera si fanno grandi passeggiate, ma non si compra nulla eccetto il gelato. Credo che dobbiamo rivedere la nostra offerta turistica sia in bassa stagione, sia nell’alta. Magari sto sbagliando, ma questa è la mia idea”.
Misano Adriatico
Se Riccione è l’ombelico della riviera che attira i giovani, Misano si coniuga con le famiglie e lo sport.
Edoardo (per tutti Dino) Benzi possiede una gelateria in pieno centro, a pochi metri dal mare. La sua analisi: “Stagione con l’indicatore sul positivo, leggermente superiore a quella dell’anno scorso. Da tempo oramai soffriamo nella prima settimana di agosto; giugno e luglio, invece, superiori. Misano rappresenta la diversità della riviera; siamo la spiaggia delle famiglie e delle manifestazioni legate allo sport. Quelle di giugno e luglio tengono alto il nostro turismo: pallamano in spiaggia, raduno Ducati, Superbike”.
“Per il nostro futuro – continua la sua argomentazione Benzi – dobbiamo spingere sulle manifestazioni e tenere la città in ordine, sia nell’arredo, sia nei giardini. E su questi due fattori a Misano siamo ancora carenti. Poi va stroncato l’abusivismo commerciale che fa soffrire alcune attività. Inoltre, a livello sovracomunale, abbiamo l’urgenza delle infrastrutture”.
Valerio Bertuccioli è un giovane di 26 anni. Liceo classico alle spalle, laureando in Lettere moderne, bagnino di salvataggio, la famiglia possiede lo stabilimento balneare 61, all’altezza dell’istituto San Pellegrino: “La stagione 2007 si archivia in modo positivo, senza nessun dubbio. Noi siamo operatori anomali: non piangiamo. La spiaggia è molto legata al tempo; quest’anno è stato bellissimo. Aspettarsi un boom da un anno all’altro è assurdo; a mio parere chi lavora bene, chi punta alla qualità ha spazi e ottiene delle soddisfazioni. Abbiamo forse un turista meno di massa di quanto si dica, che vuole servizi di buon livello. Misano ha dalla sua le manifestazioni sportive, che senza dubbio caratterizzano e aiutano a fare risultato”.
A chi gli chiede che cosa chiedere alla pubblica amministrazione, ribatte secco: ‘Niente. Va chiesto piuttosto agli operatori economici. Ad esempio, in altri comuni sono costoro che contribuiscono agli eventi, a Misano no; le spese sono tutte dell’amministrazione, salvo poi lamentarsene. Sono del parere che la cultura del piagnisteo debba finire; se continuiamo così andiamo poco lontano”.
Cattolica
Se Riccione significa giovani, Misano famiglie, Cattolica è mista. Marco Verni per le molteplici attività potrebbe dare uno spaccato della città. Cinquantaquattro anni, è il titolare dell’agenzia Extè, di Adria Eventi e del Bikini, locale alla foce del Conca molto alla moda. Attacca: “Sull’estero il nostro futuro si basa sull’est: Ungheria, Romania, Russia, Repubblica Ceca. Mercati acerbi, ma in aumento. Non vedo molte prospettive nei nostri clienti classici: Germania, Scandinavia, Olanda. Sono clienti che girano molto e sensibili al prezzo e noi non siamo competitivi. Negli anni ’60, il tedesco faceva una sola vacanza e da noi. Oggi, va in tutto il mondo”.
“E’ luogo comune – continua nella sua riflessione Verni dire che chi viene dall’Est non è buon cliente. Non è assolutamente vero; ha voglia di vedere, viaggiare in macchina. A Cattolica abbiamo iniziato 10 anni fa a far conoscer il nostro territorio e siamo coloro che hanno più ungheresi”.
Ma come muoversi in futuro? Verni: “La forza della nostra offerta è l’organizzazione, la diversificazione, capace di concentrare in pochi chilometri tante opportunità. Spesso, non ce ne rendiamo conto neppure noi. La prova arriva dagli affollati fine settimana”.