– “Gabicce Mare come Zermatt: via le automobili dal centro. Sul turismo sono baldanzosi solo i politici. Siamo sul meno 5%, con gli stranieri in forte calo. Ci vedono come la categoria che addormenta il paese ma più del 60 per cento sta rinnovando. La balneazione non basta più”.
Angelo Serra, presidente degli albergatori di Gabicce, nonché presidente provinciale di Federalberghi, profondo conoscitore del suo mestiere, lancia proposte per certi versi rivoluzionarie dopo una stagione, dal suo punto di vista, di deludente tenuta.
Come archiviare il 2007?
“I numeri non sono positivi. Se guardiamo le altre località Gabicce ha tenuto. Siamo sull’ordine del meno 5 per cento, ma nonostante questo i politici sono baldanzosi; la Regione ha fatto segnare un più 3,6 per cento. Settembre è stato nero, con gli stranieri, eccetto gli svizzeri, che ci hanno abbandonato”.
Come spiegare il calo?
“Il fatto principale è’ la crisi economica. Il turismo balneare non basta più. Poi c’è la concorrenza; tutti gli anni si fa più agguerrita. Manchiamo di comunicazione, con l’aeroporto di Falconara che non funziona ed i treni che non fermano più a Cattolica”.
Agli albergatori nessuna colpa?
“Qualcuna l’avremo anche noi, ma credo che la realtà sia complessa. Siamo visti come la categoria che ha addormentato il paese, ma il 60% sta ristrutturando. Su 93 alberghi ben 62 si sono rinnovati. Abbiamo 10 cantieri aperti che significano investimenti per 10 milioni di euro. Insomma, gli albergatori stanno progettando il futuro. Oramai il mare non basta più; in Egitto ci si va con 260 euro la settimana; impossibile competere. Come città ci dobbiamo dare un’identità. Dobbiamo avere la nostra struttura. Dobbiamo presentarci ai mercati come un’isola pedonale senza automobili, coma la svizzera Zermatt. Come associazione ne abbiamo parlato e lo abbiamo accennato agli amministratori. Uno così viene a Gabicce e ci trova la natura, la diversità, la tranquillità. Altrimenti è meglio andare a Riccione o Cattolica. Ai commercianti diciamo che vogliamo qualificare la città per portare un turista di alto livello. La Confcommercio in via di massima è d’accordo, ma va fatto un buon progetto”.
Qualche segnale positivo per allungare la stagione?
“Un buon esempio è la tappa del Giro d’Italia del 19-20 maggio. Noi abbiamo garantito 500 camere ma sono insufficienti; abbiamo fatto una circolare agli albergatori di Cattolica per ulteriori sistemazioni. Come associazione albergatori abbiamo una serie di progetti per ripartire. Se Rimini ha la fiere e il congressuale, la nostra unica strada è lo sport ed il fitness. Dobbiamo investire in questa direzione. Perché non fare in uno degli storici locali di Gabicce Monte un centro benessere di livello assoluto? Con Consorzio gli albergatori devono ideare manifestazioni, progettare servizi. E’ anche nostro intento aprire il Consorzio ai commercianti ed ai negozianti. La sfida sui difficili mercati competitivi si vince insieme”.