Musei civici, Pala Bellini: ritorno agli antichi splendori dopo il restauro
Un intervento che ha concluso – dopo due mesi di lavori (ottobre e novembre) – l’articolato progetto di recupero avviato nel 2019 per risolvere definitivamente alcune criticità conservative del capolavoro assoluto di Palazzo Mosca. Elaborato dai funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino e diretto dall’ispettore di zona Tommaso Castaldi, il restauro appena concluso nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza e il Comune di Pesaro.
Per l’occasione, martedì 7 dicembre erano presenti: Daniele Vimini vice-sindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, il funzionario storico dell’arte Tommaso Castaldi/Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, Roberto Saccuman restauratore, Francesca Banini/Cura e gestione del patrimonio dell’Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro.
Daniele Vimini: ‘Sono felice di presentare questo intervento che ha visto i tempi di esecuzione perfettamente rispettati, un restauro complesso che i visitatori della sala hanno potuto seguire in diretta. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato, la Soprintendenza e tutti i restauratori coinvolti che hanno lavorato con competenza e passione. La Pala è il capolavoro dei Musei Civici, il motivo di tante presenze durante l’anno ed è una felice coincidenza – rispetto ai valori e al soggetto che raffigura – che la conclusione del restauro arrivi ora con la partenza delle feste religiose più significative del calendario. Si tratta di un progetto importante che risolve criticità con una lunga storia e che ha visto impegnati contributi ministeriali e dell’amministrazione comunale. Da questo intervento necessario si apre ora una fase su cui confrontarsi con la Soprintendenza, di ulteriore riqualificazione della sala con l’obiettivo finale di lasciare sempre più spazio visivo alla Pala e dunque con l’esigenza di lavori specifici per traslare altre opere.’
Il consolidamento è stato realizzato dalla ditta C.B.C. Conservazione Beni Culturali di Roma (Irene Zuliani, Giulia Mercuri, Eleonora Toppan) e la rimozione della parchettatura dalla ditta Roberto Saccuman snc/Villanova-Marsciano (Perugia). Il restauro è stato finanziato da Fondi Ministeriali (36.000 euro) mentre l’Amministrazione Comunale ha coperto le spese (12.800 euro) per le operazioni di movimentazione della tavola centrale affidate ad Apice S.r.l./Firenze e le indagini diagnostiche a cura di Diagnostica per l’Arte Fabbri/Campogalliano (MO) e Measure 3D System Technology/Roma.