L’INTERVISTA
– Se la Valconca non è unita la Valmarecchia pesarese che entrerà nella provincia di Rimini ci danneggia. Dovessero tagliare un ospedale tra Novafeltria e Morciano, dove lo farebbero?.
Parola di Claudio Battazza, già segretario dei Ds, e uno dei pochi ad avere tenuto lo scettro col neonato Pd. Un segno di sapienti relazioni e di forza. Politico navigato ma non cinico, Battazza. Sa colpire ed indietreggiare. Ai potentissimi Nando Fabbri, presidente della Provincia di Rimini e ad Andrea Gnassi, debole segretario del Pd, non le manda a dire. Prima li critica sulle cose e poi porge la disponibilità a lavorare insieme. Di Battazza sindaco di Montefiore, Dilvo Polidori, allora sindaco di Saludecio, affermava: “Non mi fido; i soldi se li porta tutti lassù”.
Da dove ripartire col Pd?
“Dallo stare insieme come territorio. La Valconca ha bisogno, in modo inequivocabile, di una forte condivisione, per presentarsi unita in Provincia e in regione. Solo così’ posiamo portare a casa dei risultati. Dobbiamo essere una squadra e non procedere singolarmente. Tutto questo è ancora più necessario oggi; soprattutto con la prospettiva che la Valmarecchia marchigiana entrerà nella provincia di Rimini. La Valmarecchia fa parte di un prodotto turistico maturo che risponde alle necessità della costa. E se dovessero razionalizzare-sopprimere un ospedale tra Morciano e Novafeltria, quale sceglierebbero?”.
Su nove Comuni della Valconca il Pd ne governa soltanto cinque, Montecolombo, Montescudo, Gemmano, Mondaino e Montegridolfo. A giugno si andrà a votare, come muoversi?
“Primo, dobbiamo elaborare un programma di governo insieme alle altre forze politiche, ascoltando i cittadini, la società civile, le associazioni, gli imprenditori. Dobbiamo puntare su 4-5 punti di importanza di vallata e centrarli. Dall’altra parte, ci deve essere la consapevolezza che alcuni servizi devono essere associati. Forse il tema più forte è la viabilità e mobilità. Con le strade, con i servizi, dobbiamo essere più vicino ai centri. Non possiamo avere una corriera che va il mattino e ritorna la sera come 30 anni fa. Un altro piano forte è lo sviluppo territoriale che fa focalizzato sulle peculiarità dei singoli comuni. Non tutto per tutti, ma il meglio ad ognuno. Per raggiungere gli obiettivi ci vogliono risorse economiche sostanziali che si possono attingere solo negli enti superiori e nelle società pubbliche che gestiscono i servizi. Inoltre, politicamente, vogliamo essere rappresentati in questi luoghi superiori dove si decide anche per noi”.
Morciano?
“E’ lo snodo cruciale. Il Pd sta lavorando per presentarsi con la migliore squadra possibile nell’insegna del rinnovamento. I dati politici non ci sono favorevoli, ma cercheremo gli uomini migliori in grado di raccogliere fiducia e consensi”.