– Nonostante l’età, nonostante gli impegni, nonostante le mogli, hanno reso sacro il giovedì pormeriggio: da maggio a settembre. Si divertono, scherzano, ridono e giocano come adolescenti. Sono i protagonisti del piacere della vita che per renderla ancora più piacevole hanno organizzato il loro speciale torneo, “Tajadel e fasol”: una buona scusa per ritrovarsi insieme. E per spesso “sbaraccare” attorno ad una tavola imbandita con i piatti giusti.
La sfida a tennis, all’ottavo anno, si gioca al mitico circolo dei fratelli Cerri, Tonino e Pierangelo, sui tre campi di via Donizetti.
Ha vinto, come da pronostici, per il secondo anno consecutivo, Moreno Pecci. Dicono in coro, gli amici: “L’anno prossimo lo faremo giocare con una gamba ingessata. Secondo: Walter Spezi. Per regolamento tutti gli altri sono terzi. Quelli veri: Gino Bruscaglia e Emanuele Romani. Negli anni si sono create rivalità velenosette. Per tutti il massimo è battere non il “campione” Pecci, bensì Luigi Colombari, che non sta davanti per gambe e braccio ma per la testa. Un signore che non perde mai la calma del gioco.