– “Puracia”, “poveraccia”, vongola, venus galina, alzi la mano chi non le ha mai mangiate? e gustate! Ebbene, Riccione, città che può ancora vantare l’essere la ” capitale delle poveracce”, ha avuto la sua “serata di gala” lo scorso 16 febbraio al ristorante Ranch Saloon di con la sesta edizione di “Purace, guazèt e giugh in dialèt”, serata organizzata da Famija Arciunesa che ha portato a tavola i fanatici del gustoso mollusco, ne ha precettati 16 (8 signore e 8 signori ), facendoli giocare col dialetto tra un piatto e l’altro, ha raccolto fondi per aiutare le famiglie bisognose di Riccione.
I partecipanti alla cena hanno assaporato la “puracia” cucinata in varie maniere: dalla classica “alla marinara” a quella con la polenta, per proseguire con la prelibatezza dei “quadritèin in brud ad purace e pumidurèin ” (da leccarsi i baffi ) e finire con spaghetti, risotto, spiedini di gamberi e calamari, fritto.
Negli intervalli mangerecci il torneo per eleggere l’Arzdora e l’Arzdor 2007. Hanno lanciato la sfida ai campioni uscenti Angela Montebelli e Lele Montanari (presenti ed agguerriti): per il gentil sesso, Maria Paola Casali, Gabriella Gessaroli, Patrizia Fabbri, Marisa Morri, Maria Frisoni, Anna Masini, Gina Codevilli; per il sesso forte, Galliano Rossi, Marino Pronti, Cecco Dovuti, Aldo Maioli, Giorgio Ticchi, Renzo Del Bianco, Ernesto Righetti. Col sistema del tabellone tennistico si è giunti alle finali . Erano ammessi tifo da stadio e suggerimenti ai propri beniamini, cosicché dall’accalorarsi delle eliminatorie alla bolgia dantesca per le ultime domande il passo è stato breve.
L’hanno spuntata Patrizia Fabbri su Gina Codevilli e Aldo Maioli su Lele Montanari, non senza fatica mnemonica in quanto la giuria proponeva anche termini desueti o specifici di attività lavorative in dialetto. A tutti coppa ricordo e libri di dialetto; all’Arzdora e all’Arzdor corona e “zinaloun” decorato (e offerto) da Ricami Veronica di Silvano Bernabè.