IN MEMORIA
di Enzo Cecchini
– Cara Cristina,
ci siamo incontrati per la prima volta all’inizio degli anni ’60. Io un ragazzino che frequentava l’Avviamento commerciale nell’attuale Casa del Pescatore, e tu una giovanissima insegnante. Nonostante i tempi eri già aperta al dialogo con i tuoi studenti, si poteva parlare di tutto, grande libertà ma anche tanta professionalità nell’insegnare.
Negli anni successivi ho continuato a frequentare la tua casa: grande chiacchierate sui problemi sociali e politici. Grande sintonia tra noi. A casa tua ho conosciuto una bella persona che non ho mai dimenticato, tuo marito Paolo Celli, uomo onesto e generoso. Con lui abbiamo condiviso grandi momenti di passione e partecipazione. In primis l’esperienza mitica di Radio Talpa.
Poi nel ’95 la sua prematura scomparsa. Grande dolore per te, tua figlia Marina e per tutti coloro che lo avevano conosciuto e apprezzato le sue doti: generosità e sensibilità umana.
Cara Cristina, per me, ma penso per i tanti che ti hanno conuscita, eri una donna straordinaria, schietta e generosa, appassionata e sensibile su tanti problemi. Onestà e coerenza. Grande dignità intellettuale.
Volevi un mondo migliore, hai combattuto a lungo per questo; disprezzavi l’ingiustizia sociale e il bigottismo. Guardando il mondo di oggi, penso che tu sia rimasta delusa. Ma hai il pregio di avere fatto la tua parte, mettendo sempre la tua faccia senza mai tirarti indietro. Cristina, la tua coscienza laica può essere serena.
Avevi la capacità di farti amare dai tuoi scolari ma anche da tanti giovani. Ti apparteneva la capacità di comunicare la voglia di libertà, di essere se stessi, senza tante retoriche.
Ora ci hai lasciato anche tu. La morte è un fatto, dicono, naturale. Ma si può morire prima o dopo. Molti incidenti di percorso, spesso è l’uomo che li crea. Le malattie cosiddette incurabili, molte volte sono il frutto degenerato di una visione banditesca e sciacallesca dello sviluppo e del progresso.
Cara Cristina, ti conforti il fatto che in tanti continueremo a portarti dentro la mente e a batterci per quegli ideali che tu non hai visto realizzati.
Cristina, riposa serena.