Che Rue sia – Approvato in agosto dal consiglio comunale il nuovo Rue (Regolamento urbanistico edilizio), strumento che mancava per dare attuazione al nuovo Piano strutturale; il sindaco Imola dice che vedremo meno cemento in città, ma intanto ci siamo ciucciando quello che fino ad oggi è stato consentito, e non è poco. Eclatante i casi nelle aree tra il lungomare e la via Torino e Milano: non si costruiva da 30 anni e tutto in una volta ci trova l’ampliamento dell’Hotel Corallo e la prossima realizzazione al posto del vecchio delfinario. Il bello è che si chiede lume a qualche consigliere comunale, non si riesce ad avere una risposta chiara; niente di irregolare, che sia ben chiaro, ma di sicuro di poca comprensione. Speriamo che il nuovo Rue abbia veramente la capacità di limitare l’edificazione; oramai siamo circondati dal cemento, anche in spiaggia, tra vasche, piastre per i giochi, pedane, si riesce a non scottarsi più i piedi nella sabbia bollente.
Ferragosto, i pecccati – Continua la tradizione riccionese che prevede che i più importanti atti dell’amministrazione siano approvati in agosto: per non smentirsi anche il Rue (si veda sopra) ha concluso il suo iter a ridosso di Ferragosto, quando la testa dei cittadini è impegnata altrove, chi al lavoro e chi in vacanza. Pensare male non è peccato, dicono i vecchi saggi, pertanto ci si chiede il perché di questo fenomeno tipicamente riccionese: anche la variante del PRG che interessava la zona sotto la ferrovia fu approvata in agosto (con crisi di giunta). Questa volta però un significante elemento positivo, non sono state accettate le osservazioni presentate fuori dei termini previsti, e questo ha in ogni caso tolto dal campo ogni dubbio sul lavoro che il Consiglio comunale ha svolto: per fortuna!
Estate, primi numeri – In questo periodo si fanno le prime valutazioni sull’estate, sull’efficacia della promozione, sulle presenze riscontrate, su quanti soldi i turisti hanno lasciato nelle nostre realtà. Per ora si sentono voci diverse, pur nella consapevolezza che è una stagione difficile, con l’economia in crisi, ma che non ha in ogni modo impedito di scegliere Riccione come meta per le vacanze.
Si sente affermare che gli alberghi ben strutturati e in prima linea hanno comunque avuto risultati buoni, mentre sono in difficoltà le strutture più piccole; bene i servizi di qualità, meno bene quelli che hanno puntato più sul prezzo economico.
La confusione è tanta; andrà fatta una seria riflessione a fine stagione coinvolgendo tutti gli operatori economici e sociali presenti sul territorio, non sarà possibile proseguire politiche di piccolo interesse a favore di una o altra categoria: tutti per uno e uno per tutti!