di ALBERTO BIONDI
Non facciamo che ripeterlo tutti eppure basta scorrere la lista dei tagli per rendersi conto di quanta strada resti ancora da fare. Sono anni che la Scuola e il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) subiscono le sforbiciate del Governo, che quando non spolpa il settore Cultura di certo non aumenta le risorse investite, ma c’è ancora qualcuno che crede nella meritocrazia e per fortuna non aspetta una pioggia di manna dal cielo. “Sosteniamo il Talento” è un’iniziativa che da quattro anni eroga borse di studio a giovani del riminese che frequentano corsi di formazione artistica all’estero.
Finora riservato esclusivamente alla danza, il bando di quest’anno si è allargato anche alle altre arti (musica, canto, recitazione) con il chiaro obiettivo di continuare a crescere. Sabato 1 e domenica 2 febbraio, ore 20.30, Sosteniamo il Talento porta sul palco del Teatro Novelli ben dodici scuole di danza da tutta la Provincia (e oltre) tra cui: Arabesque Dance Center, Arteficio, Dance Studio, Glitter School, New Grafic Ballet, Scuola di Balletto (Rimini), Accademia Bartolacci (Riccione), ArteDanza (San Marino), Ateneo Danza (Forlì), Centro Studi Danza (Gambettola), Evolution Dance (Senigallia) e Laboratorio Danza e Teatro (Longiano). Con il ricavato dei biglietti verranno in parte finanziate le borse di studio dei vincitori di quest’anno.
Abbiamo chiesto all’organizzatore Marco Baldazzi qualche informazione in più su questa iniziativa.
Come si struttura lo spettacolo al Novelli?
Data la partecipazione di così tante scuole di danza ci saranno due spettacoli, sia sabato che domenica. Siamo al quarto anno di attività e “Sosteniamo il Talento” eredita in qualche modo il percorso avviato dalla Provincia con la passata amministrazione. Quella volta il finanziamento era più consistente, si aggirava intorno ai 50mila euro all’anno, ma poi da quando è venuto a mancare ci siamo mossi come privati e abbiamo raccolto il testimone. La vendita dei biglietti al Novelli sarà solo una parte delle risorse che investiremo nelle borse di studio, che per il resto arrivano dagli sponsor e dalle donazioni. Sul palco si esibiranno duecento danzatori pieni di entusiasmo, consapevoli del lato “etico” dell’iniziativa che nasce per dare una mano a giovani che coltivano il loro stesso sogno. Non è un aspetto secondario…
Quanto avete raccolto in questi anni?
Una decina di migliaia di euro, che hanno permesso a tre ragazzi di Rimini di seguire degli alti corsi di formazione all’estero. Il primo borsista fu Matteo di Loreto, oggi già avviato nella carriera da professionista, che con il nostro aiuto ha studiato all’English National Ballet ed ora è a Tallin, in Estonia. Il secondo, che sarà sul palco del Novelli sia sabato che domenica, è Matteo Magalotti, impegnato all’Accademia dell’Opera di Vienna. Il terzo è Giacomo Pini, il vincitore dell’anno scorso che anche grazie a noi può seguire i corsi di danza contemporanea al Laban Center di Londra.
Una bella sfida…
Sì, “Sosteniamo il Talento” è un progetto che mette in rete una realtà, quella delle scuole di danza, spesso in competizione. Per una volta si mettono da parte i campanilismi locali cercando di poter garantire il perfezionamento all’estero a chi i numeri ce li ha davvero.
Ancora una volta sembra che oltreconfine ci sia più attenzione per l’arte.
In Italia ci sono tante potenzialità che rimangono inespresse. Con la danza, poi, si produce molto poco e se togliamo l’Accademia della Scala di Milano mancano grossi centri di formazione. Per chi vuole seguire un percorso di questo tipo un periodo all’estero è fondamentale, anche nell’ottica di misurarci con il mercato europeo. Il nostro è un sistema che non permette facilmente di emergere, mentre altrove chi ha le capacità riesce. Ma noi siamo qui per cambiare le cose.
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