A circa 4 anni dalla prima sollecitazione da parte della Presidente del Tribunale di Rimini e di un gruppo di avvocati matrimonialisti, mercoledì 2 aprile è stato sottoscritto e presentato il “Protocollo tra Tribunale di Rimini, Ordine degli avvocati di Rimini, Servizi Sociali territoriali, Provincia di Rimini e Associazioni Forensi nell’ambito dei procedimenti di affidamento di minori nei quali il Tribunale di Rimini conferisce incarico ai Servizi Sociali”. Secondo i dati dell’Asl, attualmente sono 2.500 i minorenni seguiti nei distretti di Rimini e Riccione (800 non italiani); 1.600 di loro hanno alle spalle un nucleo familiare problematico. Una quota che, rispetto al 2012, è cresciuta di circa il 10%. Ci sono anche 1.700 famiglie, fra cui oltre 500 hanno gravi conflittualità. Interviene anche Tiziana Valer, alla guida dell’area responsabilità genitoriali e tutela dei minori dell’Asl di Rimini, che spiega: «I genitori che hanno separazioni conflittuali sono in continua crescita, oggi sono pari al 35% del totale. E la loro identità è sempre più complessa. In questo quadro la difficoltà di proteggere i bambini è notevole. Qui inizia il nostro intervento per la salvaguardia del benessere del minore».
Il documento rappresenta la fase finale di un progetto di formazione laboratoriale congiunta fra le diverse professionalità attive in caso di crisi della famiglia (avvocati matrimonialisti, assistenti sociali, psicologi e psichiatri) avente come finalità migliorare la comunicazione e l’ascolto e tutelare meglio gli interessi dei minori coinvolti. Da questa esperienza formativa si è venuta pian piano delineando la messa a punto del protocollo operativo che si pone come obiettivo fondamentale la tutela dei minori e , quindi, quello di offrire agli operatori esperti delle linee guida affinché venga garantita la tutela psicofisica dei soggetti coinvolti e il loro benessere. Si tratta, dunque, di uno strumento di grande utilità che valorizza lo stile di lavoro della rete allargata e costituisce il fondamento per un approccio integrato e multidimensionale a problematiche complesse che investono gli apparati giudiziari, amministrativi e sociali. «Un protocollo importantissimo – lo definisce l’assessore provinciale alle politiche sociali Mario Galasso – che ha a cuore la tutela dei bambini e non ha uguali sul territorio. Ma ha dovuto vincere tante diffidenze: per questo c’è voluto molto tempo». (B.R.)