“Il dibattito sulla possibile realizzazione di un sito per lo stoccaggio di amianto in via Larga a Misano merita una riflessione seria, pragmatica e soprattutto, lontana da strumentalizzazioni politiche che rischiano di distrarre dalle vere preoccupazioni della comunità.
Ciò che vogliamo fare emergere chiaramente dalla discussione attuale è che la salute pubblica deve essere al centro di ogni valutazione. Le preoccupazioni espresse dai cittadini, come dimostrato dalla grande partecipazione alla raccolta firme online, sono legittime e comprensibili, soprattutto considerando i rischi a lungo termine.
Questi timori non possono e non devono essere minimizzati da nessuno, né da parte delle istituzioni locali né da parte delle imprese coinvolte ne tantomeno da partiti politici. È fondamentale che ogni azione intrapresa sia orientata a garantire la sicurezza e la salute di tutti, senza compromessi.
Noi come comitato che siamo al di fuori di logiche partitiche di qualsiasi natura, non riteniamo di poter condividere posizioni di soggetti politici, che si limitano a dichiarazioni generiche, lasciandosi andare a richiami dal vago sapore paternalistico anche attraverso rassicurazioni nei confronti di soggetti istituzionali verso i quali non manca la fiducia, semplicemente la vogliamo verificare.
Riteniamo infatti che questa vicenda avrebbe dovuto essere gestita diversamente, informando per tempo e coinvolgendo la popolazione attraverso un percorso di apertura e condivisione.
Tutto questo non è avvenuto e pertanto è ingiustificato stigmatizzare che si sia lanciato un allarme.
E’ di tutta evidenza che il progetto insiste in una sito inadeguato, in quanto inserito in un contesto urbano, fatto di imprese e di civili abitazioni. Occorre con ragionevolezza e senso di responsabilità, verificare insieme i presupposti per una collocazione alternativa, che sia meno potenzialmente impattante sulla salute pubblica e al contempo rispettosa di tutti i criteri di sicurezza.
Se il libero mercato ha certamente un ruolo nel sostenere lo sviluppo economico, non può e non deve prevalere sulla tutela del benessere delle persone.
La vicenda assume per l’intera nostra comunità un monito ad assumere maggiore consapevolezza a ciò che accade attorno a noi e pertanto trarre impulso ad una più attiva partecipazione.
Ci adopereremo per questo con tutti coloro che condividono queste convinzioni”.