Pesaro. “Puliamo il bosco del Miralfiore”, 70 volontari raccolgono 450 chili d rifiuti.
La cosa più strana trovata? Un arco rudimentale costruito con legnetti e materiale di scarto. Poi lattine, bottiglie di vetro, confezioni di merendine e cartacce, addirittura una bicicletta. È il “bottino”di circa 450kg, raccolto in poco più di due ore all’interno del bosco del Miralfiore, dai tantissimi “volontari dell’ambiente”, oltre 70 persone tra associazioni e cittadini, che questa mattina hanno partecipato all’iniziativa voluta dal Comune per ripulire il parco.
«Sono molto contento della risposta della città e delle associazioni – ha commentato il sindaco Andrea Biancani, ringraziando la Protezione Civile e le realtà presenti per il prezioso sostegno -. Ringrazio anche tutte le forze dell’ordine: negli ultimi mesi è aumentato il presidio nell’area del parco e il messaggio è chiaro: il Miralfiore è un luogo sicuro e vivibile per le famiglie. La sicurezza è fondamentale: le persone devono sentirsi tranquille a frequentare il parco.
Un ringraziamento speciale anche all’associazione Utopia, che gestisce il bar del parco e lo anima ogni giorno, rendendo vivo uno spazio comunale che è anche una realtà sociale. Il Comune lavora per tenere insieme ambiente e sociale, e lo facciamo concretamente, con azioni come questa».
L’iniziativa, aperta a tutti i cittadini, associazioni, giovani e quartieri, per la raccolta dei rifiuti e dei piccoli scarti presenti nell’area boschiva del principale polmone verde della città, è stata organizzata dal Comune di Pesaro, con la partecipazione della Consulta della Sostenibilità, Associazione Nazionale Carabinieri, IPA – International Police Association, Associazione Nazionale Polizia di Stato ODV – Gruppo Pesaro, ENDAS, e con il prezioso contributo della Protezione Civile.
Guanti, pinze e sacchetti sono stati forniti da Marche Multiservizi, che ha collaborato all’iniziativa con alcuni operatori presenti sul posto per assistere i partecipanti.
Durante la mattinata sono stati raccolti 450kg di rifiuti. Così l’assessora alla Sostenibilità Maria Rosa Conti: «Il sindaco, fin dall’inizio del suo mandato, ha ribadito che il Miralfiore deve tornare ad essere un luogo centrale della comunità, e la giornata di oggi va proprio in questa direzione. Il senso di questa iniziativa è dimostrare che tutti insieme, non solo nelle nostre funzioni istituzionali, possiamo dare un contributo concreto alla città. Il parco va vissuto: dobbiamo riprendercelo e renderlo sempre più accogliente. Abbiamo tante progettualità in corso, tra cui l’idea di istituire una strategia di volontariato per il Parco Miralfiore, da condividere con l’assessorato ai Servizi Sociali. Con l’aiuto dei volontari possiamo fare davvero molto per valorizzare e proteggere questo spazio verde».
«Una mattinata dedicata all’ambiente, al senso civico e alla partecipazione – ha sottolineato l’assessora al Verde aree pubbliche Mila Della Dora, che ha ricordato le azioni intraprese – .Da settimane siamo al lavoro con Centro Operativo e Aspes per la pulizia dei sentieri e la zona boschiva di via Cimarosa. All’interno dell’area sono state rimosse ramaglie e tronchi caduti che ostruivano i percorsi, per migliorare l’accessibilità e la sicurezza. Poi nella zona adiacente alla pista ciclabile Aspes si è occupata di potare arbusti e rimuovere le piante invasive, liberando gli alberi dai rampicanti e migliorando le condizioni ambientali. Già a dicembre 2024 è stato avviato un primo intervento di diradamento autorizzato dal Genio Civile. Le operazioni servono a ridurre il rischio incendi, contrastare l’abbandono di rifiuti e favorire la crescita delle piante autoctone». Presente anche l’assessore alle Politiche Sociali Luca Pandolfi, consiglieri comunali e i rappresentanti dei Quartieri.
Una giornata che ha unito cittadini e istituzioni nel segno dell’impegno civico, della tutela ambientale e della collaborazione per una Pesaro più pulita, sicura e accogliente. Giulia Galli, coordinatrice della Consulta della Sostenibilità, ha commentato: «Spero che questo momento concreto di lavoro comune sia davvero l’avvio di un percorso partecipato, dove ci sia dialogo continuo tra associazionismo, cittadinanza e Amministrazione. Solo attraverso la collaborazione possiamo costruire una visione condivisa per il futuro del Parco Miralfiore e, più in generale, per la sostenibilità della nostra città».













