Instancabile nella “denuncia”, Vitali di recente non ha fatto tanti giri di parole. Sulla dorsale adriatica rischiamo “treni da India”. Ha detto. Ecco allora la sua proposta. “Le criticità del territorio in materia di trasporti, specialmente rispetto alle esigenze di un settore dinamico come il turismo, sono note – scrive Vitali-. Se sul fronte dei lavori autostradali si può guardare avanti con ottimismo, su quello dei collegamenti ferroviari e delle strade statali, le difficoltà sono evidenti. Gli ultimi anni hanno visto la progressiva e costante diminuzione sia quantitativa che qualitativa delle relazioni ferroviarie tra il nord Italia e la Riviera Adriatica, in particolar modo tra il Nord Italia e le località turistiche. Va segnalata la mancanza di un collegamento legato all’alta velocità dedicato ai flussi turistici verso l’asse ferroviario dell’Adriatico.”. Per questo, prosegue il Presidente della Provincia di Rimini, “per la stagione estiva 2012, nel segno di una mobilità ambientalmente sostenibile, la Provincia di Rimini propone di effettuare un servizio periodico realizzato sfruttando in parte la rete dell’AV, ed il relativo materiale viaggiante (Frecciarossa o Frecciargento), che superi le criticità emerse con i servizi fin qui proposti. Si propone, in sostanza, un servizio diretto Milano – Rimini con fermate a Bologna, Rimini, Riccione, e inoltre Pesaro, Senigallia e Ancona. Servizio che potrebbe essere effettuato nei giorni di sabato e festivi: un treno al mattino da Milano verso la Riviera e uno nel pomeriggio dalla Riviera verso Milano. Prendendo in esame i costi di tale servizio si ipotizza un valore di circa 400mila euro. L’operazione potrebbe essere gestita con una campagna di co-marketing, come ad esempio già avviene per “Al mare in treno”, con risorse dell’Assessorato al Turismo della Regione, dell’APT, dell’Unione di Costa, della Regione Marche, delle Province e dei Comuni coinvolti nell’iniziativa, ed eventualmente delle imprese del turismo e la compartecipazione di Trenitalia.”.