Il WWF Rimini ha depositato oggi in Provincia un’istanza “perchè venga cassata la variante cartografica e normativa al P.R.G. del Comune di Morciano di Romagna”. Quello che gli ambientalisti non vogliono è la possibilità che si realizzi una nuova area per la distribuzione carburanti. In buona sostanza il WWF Rimini chiede che la nuova previsione urbanistica avanzata dal Comune di Morciano di Romagna, non trovi seguito in Provincia, e che lo stesso Comune proponente provveda formalmente al suo ritiro. Una gara dura, ma le motivazioni ci sono tutte.
Primo: il suolo di cui si parla è agricolo. Non solo. Rientra interamente – spiega il locale Wwf – all’interno delle aree costituenti la struttura portante della Rete Ecologica Provinciale, dunque per importanza soggetto a tutela da parte del vigente P.T.C.P. “Zone di tutela ambientale di laghi, bacini e corsi d’acqua”.
La stessa norma – puntualizza l’associazione – ribadisce che “Gli strumenti urbanistici comunali, in coerenza con le disposizioni del presente articolo, provvedono a specificare la individuazione e la disciplina delle zone in merito alla loro tutela e valorizzazione nonché alle attività e agli interventi ammessi in quanto compatibili.”, specificando ancor meglio nel punto successivo che sono comunque “escluse opere comportanti l’impermeabilizzazione di suoli”.
La questione dell’impermeabiliazione assume un particolare significato. “L’impossibilità di intervenire su tali aree impermeabilizzandole, trova piena giustificazione nel fatto che l’ambito interessato dalla variante rientra, da un punto di vista idrogeologico, tra le “Aree indirette di ricarica della falda“ (art. 3.5) del torrente Conca, le cui acque sono destinate al consumo umano; oltre a tale interferenza che andrebbe a crearsi sulla capacità di ricarica della falda tale intervento potrebbe rappresentare, per la presenza di cisterne di idrocarburi interrate, fonte potenziale di inquinamento della stessa. A tali, vincolanti ed inderogabili limiti occorre aggiungervi che l’area, sulla quale la nuova previsione urbanistica andrebbe irreversibilmente ad incidere, rientra interamente all’interno del sistema regionale delle aree protette attraverso l’istituito “Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto del Torrente Conca” (Delibera di Consiglio Provinciale n.33/2011).
Il WWF rimarca inoltre che il previsto impianto si trova in adiacenza dell’Oasi Faunistica del Conca, istituzione finalizzata alla salvaguardia della fauna selvatica e dell’ambiente fluviale del Conca, promossa dalla Provincia di Rimini nel lontano 1991. Risulta evidente che l’impianto e le attività legate al suo funzionamento, non sono compatibili con le finalità dell’Oasi faunistica.
Il ponte in progetto inoltre, attraversa l’area di maggiore rilevanza naturalistica del Conca a valle di Morciano, già oggetto di un intervento di riqualificazione ambientale con finanziamento regionale negli anni Ottanta. L’impatto complessivo sull’ecosistema e il paesaggio del Conca, già critico con la realizzazione del ponte, può essere almeno parzialmente limitato evitando di collocare ulteriori strutture invasive all’interno del comprensorio fluviale.