Che cosa fanno oggi i filosofi? Dialogo tra il grande chef Bottura e il filosofo Perullo.
Incontro in programma questo venerdì, 9 febbraio, al Centro Culturale Polivalente, alle ore 20.30
Cibo, cultura, consapevolezza e cucina, la star degli chef Bottura protagonista dell’ultimo appuntamento di “Cosa fanno oggi i filosofi?”
Il noto patron dell’Osteria Francescana di Modena sarà in dialogo con il filosofo Nicola Perullo, professore all’Università degli studi di Scienze gastronomiche
La star degli chef e ambasciatore della cucina italiana nel mondo Massimo Bottura, titolare della stellata Osteria Francescana di Modena, è il protagonista dell’ultimo incontro della rassegna “Cosa fanno oggi i filosofi?” in programma per questo venerdì 9 febbraio, alle ore 20.30, al Centro Culturale Polivalente. Bottura, noto anche per il suo progetto “Tortellante”, laboratorio terapeutico, che attraverso l’insegnamento dell’arte della pasta fresca, aiuta persone con autismo a intraprendere percorsi di autosufficienza, dialogherà sul tema “Cibo, cultura, consapevolezza e cucina” con il filosofo Nicola Perullo, professore all’Università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, moderati dal curatore della rassegna Claudio Paolucci.
“Riflettere filosoficamente sul cibo, oggi, non significa tanto analizzarne le qualità sensoriali o continuare a elogiare i piaceri sensibili che produce – premette il professore Perullo -. E questa riflessione non può neppure ridursi a tentare di comprendere cosa oggi possano significare nozioni come “gusto” o “salute”. Ciò che occorre è invece una preliminare, indispensabile sensibilizzazione all’importanza del cibo per la vita e, di conseguenza, del buon cibo per una vita buona. Nel dialogo con lo chef Bottura, cercherò di mostrare come cibo e cucina convergano attraverso una stretta corrispondenza tra queste nozioni: conoscenza, consapevolezza, cura, coscienza, corresponsabilità”. Nozioni che sono ingredienti base e irrinunciabili anche per lo stesso Bottura che contro lo spreco alimentare, ha dato vita a un progetto culturale, insieme con la moglie Lara Gilmore, “Food for soul”, che mira a responsabilizzare le comunità, a salvare cibo altrimenti scartato e a combattere l’isolamento sociale. “Negli ultimi 8 anni – si legge nel sito di Bottura – abbiamo sostenuto la creazione di 12 Refettori in 9 paesi. Ogni giorno, nei nostri Refettori, possiamo creare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, un pasto alla volta. Insieme siamo la rivoluzione!”.