Nel programma del Centrodestra, è stata inserita la proposta di adeguare la spesa pubblica italiana a sostegno della famiglia e della natalità alla media europea. Ecco quanto costerebbe.
Il programma della coalizione di Centrodestra presentato l’11 agosto, riporta, alla sezione 5 Sostegno alla famiglia e alla natalità, l’“Allineamento alla media europea della spesa pubblica per infanzia e famiglia”. L’intera sezione riporta una serie di proposte senza indicare le risorse che verrebbero loro dedicate. Per esempio, si parla di politiche di conciliazione famiglia-lavoro, del sostegno economico a genitori separati o di gratuità per gli asili nido.
La prima proposta, quella di adeguare la spesa italiana in questo campo alla media europea, è l’unica su cui si possono fare stime precise. Osservando i dati Eurostat, la spesa pubblica per famiglia e figli in Italia era pari all’1,1 per cento del Pil (circa 20 miliardi, o 336 euro per abitante) nel 2019. Gli unici due paesi ad aver speso meno sono Cipro (1 per cento del Pil) e Malta (0,8 per cento). La situazione è migliorata con la principale riforma del sostegno alle famiglie con figli negli ultimi anni: quella dell’assegno unico universale, che ha aggiunto risorse per 6 miliardi. La spesa attuale, dunque, è all’incirca dell’1,4 per cento del Pil (circa 433 euro pro capite). Per quanto riguarda l’Unione europea, invece, la spesa è in media pari al 2,3 per cento del Pil (2,2 per cento nell’Eurozona). Anche in termini pro capite, il valore è molto superiore: 705 euro.
Quanto costerebbe dunque l’aumento di spesa? Per adeguarsi alla media europea, l’Italia dovrebbe spendere circa 41,8 miliardi. Le risorse da stanziare sarebbero dunque pari a circa 16 miliardi. Si tratta di una cifra piuttosto elevata (comunque inferiore ad altre proposte del Centrodestra come l’aumento delle pensioni minime a mille euro proposto da Forza Italia o la flat tax portata avanti da Lega e Forza Italia). Vista anche la moltitudine di altre proposte molto costose all’interno del programma, l’obiettivo non sembra facilmente raggiungibile nel breve-medio periodo (e, quindi, nel corso della prossima legislatura).
Un modo per aumentare le risorse alla famiglia “a costo zero” potrebbe essere quello di trasferire fondi da una voce di spesa pubblica all’altra, per esempio riducendo la spesa pensionistica, che in Italia è pari al 16,5 per cento del Pil (4,1 punti percentuali superiore alla media dell’Unione europea, 5,4 punti percentuali superiore alla Germania, che ha caratteristiche demografiche simili alle nostre). Considerando però le decisioni nel passato (come Quota 100) e le proposte per il futuro (Quota 41 o l’aumento delle pensioni minime) da parte del Centrodestra sulle pensioni, difficilmente ci si può aspettare un’azione di questo tipo in caso di vittoria della coalizione.
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